REBORA...IL DEBUTTO

21.03.2018 23:59

Mercoledì 21 marzo 2018, primo giorno di primavera, cielo terso con un azzurro che non si vedeva da mesi quasi ad indicare per tutti noi il giorno perfetto, il giorno in cui tutte le nubi relative a timori, indecisioni e attese vengono spazzate dall'entusiasmo di presentarsi di fronte al proprio pubblico. Sin dallo spettacolo del mattino si è percepita l'aria frizzante e giovane degli studenti che hanno riempito la platea di un Teatro Zandonai che "brillava" a festa con tutta la sua radiosa bellezza. Una mattinata intensa e partecipata nella quale i ragazzi hanno saputo cogliere la profondità e l'attualità del messaggio poetico di Clemente Rebora attraverso un'attenzione che forse nessuno si aspettava. Questo ha permesso al termine della messa in scena di costruire un dialogo con le classi partecipanti ricco di spunti e di condivisioni lasciando trasparire la preparazione dei ragazzi stessi attraverso il lavoro svolto con i loro docenti. 

Per poi giungere allo spettacolo serale. Il Teatro Zandonai in gran spolvero "vestito a festa" con le prime persone che giungono all'ingresso con largo anticipo rispetto all'orario di inizio. La tensione dietro le quinte è senza dubbio alle stelle e l'emozione cresce con il crescere del livello di riempimento del teatro stesso. A cinque minuti dall'inizio dello spettacolo il teatro si trasforma in un colpo d'occhio straordinario con una presenza di pubblico che va al di là delle più rosee aspettative occupando anche l'ultimo anello di palchetti. Vi è in noi una grande carica nella consapevolezza di disporre un'opportunità unica per trasmettere la favolosa potenza della poesia di Rebora a così tante persone. Siamo anche consapevoli che Clemente Rebora è con noi...è con Rovereto città nella quale ha soggiornato per anni all'interno della casa di Rosmini. La forza delle sue poesie è dirompente e il pubblico intuisce...Rebora parla ancora oggi ad ognuno di noi..."bussa" alla nostra coscienza, sta a noi rispondere. 

Nella notte roveretana di questo primo giorno di primavera rimane un grande sospiro per aver provato queste forti emozioni che chiedono di non essere taciute...che chiedono di esser ripetute.